IL CASTELLO DEGLI HUNYADI

ROMANIA: COSA VISITARE
Nei pressi della città di Hunedoara, nel cuore della Transilvania, troviamo uno dei più belli castelli della Romania: il Castello degli Hunyadi, detto anche il Castello dei Corvini. Costruito nello stile gotico, esso è stato attestato nei documenti già dall'inizio del secolo XV, quando nel 1409 viene regalato al Principe Voicu come riconoscimento per i suoi fatti di eroismo da Sigismondo di Lussemburgo.

Il nome del castello è legato al nome del Principe Vlad Tepes, detto Dracula: il sanguinario  conduttore della Valacchia fu tenuto prigioniero qui per qualche mese nel 1462, dopo il suo arresto in seguito ad un complotto dei nobili che non volevano che il principe tornasse sul trono della Valacchia. La cellula buia e fredda che sembra una grotta è raggiungibile dalla Sala dei Cavalieri, attraverso una porta orizzontale nel pavimento e che con il tempo si nota pochissimo, perché ha preso lo stesso colore del pavimento. Da qui, il principe è stato portato in Ungheria, a Visegrad, dove rimase come prigioniero per ben 12 anni. Morì poco tempo dopo che fu liberato, nel dicembre 1476, in una battaglia contro gli ottomani nei pressi di Targoviste.


La storia del castello

Costruito su una superficie di 7000 m quadrati, l'imponente edificio è composto da diverse torri, torrette, bastioni ed un dongione. Il castello è stato ristrutturato, ingrandito e modernizzato da Iancu de Hunedoara (Giovanni di Hunedoara), il figlio del Principe Voicu, che l'ha trasformato in una fortezza, aggiungendo una torre massiccia contenente un ponte mobile di legno e un muro di difesa.

Dalle 42 sale del castello, dal periodo dei nobili Hunyadi rimangono la Sala dei Cavalieri e la Sala della Dieta (dieta = governo), ma anche la Torre Clava, il Bastione Bianco (utilizzato come magazzino) e la Torre del Capistrano, collegata con una scala di pietra alla Sala della Dieta, torre dedicata al monaco francescano Giovanni di Capistrano, il confessore di Giovanni Corvino.

Nella Sala dei Cavalieri troviamo un busto di Giovanni Corvino (Giovanni di Hunedoara), una collezione di arme ed un'armatura completa del secolo XV. Nei secoli successivi sono stati aggiunte varie sale e corpi all'edificio iniziale, come la galleria annessa nel secolo XIX, di stile neogotico.

Dal 1974 il castello ospita un museo di archeologia, etnografia, arte decorativa e libro vecchio.

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Le leggende del castello

La leggenda della fontana
Il castello dispone di un cortile interno nella quale si trova una fontana. Per quanto riguarda questa fontana, la leggenda racconta che è stata scavata per quindici anni da tre prigionieri turchi in cambio alla promessa che saranno liberati quando sarà finita. 

Ma fra tempo Giovanni Corvino morì e la moglie - Elisabetta Szilagyi - invece di liberare i tre prigionieri, ordinò la loro morte. Come ultimo desiderio, essi hanno chiesto di poter scrivere qualcosa sulla fontana: "Acqua ce l'hai, e l'anima ti manca". Ma il vero significato dell'iscrizione sarebbe "Hassan, che visse come schiavo degli infedeli".


La leggenda del corvo
Un'altra leggenda collegata al Castello degli Hunyadi è quella del corvo che tiene nel becco un'anello d'oro, corvo il cui ritratto si trova sullo stemma della famiglia. Si dice che Giovanni di Hunedoara era il figlio illegittimo di Sigismondo di Lussemburgo e che questo donò il castello al Principe Voicu, che sposò la futura madre e diventò così il padre del piccolo Giovanni. 

Prima ancora della nascita, Sigismondo aveva regalato per il nascituro un'anello d'oro, che aveva il fine di farlo riconoscere quando sarà grande ed andrà alla corte regale. Durante un viaggio, mentre la famiglia stava mangiando, l'anello fu dimenticato in vista ed un corvo l'ho rubò. Il piccolo Giovanni prese l'arco e uccise il corvo con una freccia e recuperò l'anello. Da quel momento il simbolo della famiglia diventa il corvo con l'anello d'oro nel becco. Sembra che il nome dei Corvini derivi da questa leggenda.



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